top of page

Il senso nascosto delle cose

  • Immagine del redattore: booktube96
    booktube96
  • 4 dic 2024
  • Tempo di lettura: 5 min
Le cose belle della vita non sono quelle perfette, sono quelle fatte a modo tuo. Quelle che calzano a pennello sulla tua anima e vibrano alla stessa frequenza del tuo cuore. Quelle che vedi e pensi: eccomi (Gianluca Gotto - Quando inizia la felicità)


Eccoci qui, cari lettori. Quante cose sono successe in questi mesi di silenzio e, francamente, non pensavo di scrivere nuovamente. Stamattina ho riattivato il dominio e mi sono detta "Hai fatto davvero la cosa giusta? Adesso devi seguire anche questo, se vuoi che la cifra che hai spesso non finisca nella spazzatura come la scorsa volta". Le cose che sto seguendo sono davvero tante (così tante da meritare ognuna un momento per sè e ve ne parlerò presto), ma avete presente quando c'è quella vocina dentro che vi dice che "Sì, devi farlo" perchè anche se la ignorate, lei torna ogni giorno, ogni secondo come un tarlo? Bene, è un po' questo quello che è successo oggi. Sarà che Wix mi aveva inviato tante email per ricordarmi di riattivare il dominio e mi stufavo di vederle abbandonate lì, nella casella di posta, e così...alla fine ho ceduto!


Come vi spiegherò nelle prossime puntate, sono successe davvero tantissime cose nell'ultimo anno. Tempo fa avevo fatto un video dal titolo "Perchè sono sparita?" Forse ci sarebbe bisogno dell'aggiornamento, ovvero del perchè sono sparita, dopo che ero già sparita e poi tornata, ma la vita è imprevedibile.


Sì, la vita è davvero imprevedibile e quando pensate di non vedere la luce in fondo al tunnel, ecco che la luce arriva, quando avete quasi perso le speranze. Perchè vi racconto di ciò? Perchè di getto, voglio raccontarvi del senso nascosto delle cose, di quelle cose che vi fanno capire che siete nel posto giusto al momento giusto, che vi invitano ad abbracciare quello che siete, a perdonarvi (prima ancora di perdonare gli altri) e che vi donano un sorriso.

La citazione è tratta dal libro di Gianluca Gotto "Le coordinate della felicità", uno dei tanti libri che ho letto in questo periodo che mi hanno davvero svelato non solo un autore fantastico, ma una persona speciale, della quale sto divorando ogni singolo video perchè so che, ognuno di essi, conterrà qualcosa di utile per il mio spirito e il mio corpo. Ho scelto questa frase perchè, a caldo dopo l'emozione che ho provato e che mi ha commosso come non mi succedeva da un pò, ho proprio avuto quella sensazione di dire "Eccomi, sono qui, sono questa" e penso che certe cose non capitino a caso nella vita, ma per lanciarci un messaggio che, se colto, ci conforta, rassicura o ci stupisce.


Andiamo al dunque. Pochi minuti fa ho ricevuto il messaggio della madre di una studentessa che seguo per l'inglese, online: lei collegata dal freddo Nord, io dalla calda Roma (no, scherzo, fa freddo anche qui) ci vediamo una volta a settimana per conversare e migliorare la grammatica. Spesso, l'obiettivo è l'interrogazione dietro l'angolo ma il mio scopo, fin dal primo giorno e con qualsiasi mio studente, è sempre stata quello di lasciare un segno. Sarò presuntuosa? Sarò arrogante? Chi se ne importa! Un segno tangibile del fatto che i 30 minuti, l'ora o le due ore trascorse insieme possano avere una funzione. Penso che una persona che paghi per fare delle lezioni con me ha tutto il diritto di concludere la lezione e dirsi "Wow, questa cosa non la sapevo, sono proprio felice" e con tanto orgoglio posso dire che...succede, e ne ho tante conferme. Dunque, dicevo, mi ha scritto la madre e mi ha comunicato che all'interrogazione L. ha avuto 7, ossia il voto più alto tra gli altri allievi!


Voi direte "Che sarà mai?". Bene, per me è stata la scintilla perchè in un attimo mi sono rivista a tanti anni fa, precisamente il 2014, durante l'ultimo anno di liceo e il primo di università, quando conobbi una ragazza - D., studentessa liceale in crisi con la storia. Anche lì fu la madre a contattarmi, confessandomi che D. aveva un'interrogazione di storia dopo pochissimi giorni, i voti precedenti erano bassi e il programma sterminato. Bene, con un pizzico di fortuna (perchè l'interrogazione fu rimanadata di una settimana) e tantissimo impegno, D. - alla sua prima interrogazione dacchè mi aveva conosciuta - prese 7!


Immaginate la sorpresa mia, della madre e della figlia e mi ricorderò per sempre di quella giornata perchè avevo finto sicurezza e capacità nell'aiutare, quando D. sarebbe stata la mia prima allieva ufficiale, come dire; non la compagna di classe, ma una persona che si affidava a me per superare le sue difficoltà. E confesso che le mie speranze di successo, in que momento, erano davvero basse... poi la magia! Perchè vi racconto tutto questo? Perchè non pensavo di potermi emozionare, improvvisamente, per questo messaggio, non perchè non sia sensibile, ma perchè ultimamente lo sono fin troppo e quasi...voglio gestire questa cosa. La mia vita è cambiata profondamente nel corso di questo anno, devo pensare davvero a tante cose, più o meno belle, più o meno impegnative, e anche le emozioni devono essere "irrigimendate" altrimenti trasbordano, rompono gli argini e annebbiano, rischiando di non poter portare a termine nulla. È in questi momento che sacrifichiamo le piccole (grandi) cose, ci sembrano quelle superflue di cui possiamo fare a meno, ci sfuggono davvero di mano, ci passano sotto gli occhi e non ce ne rendiamo conto. Paradossalmente, se nell'ultimo periodo ho notato delle emozioni molto più forti in me, allo stesso tempo mi rendevo conto di non emozionarmi più come prima, spesso proprio per quelle cose che mi avevano sempre dato la felicità e questo mi straniva, mi faceva stare male, perchè "non era da me", ecco, non era dalla Olga che conoscevo e che invece...sto scoprendo, piano piano, essere sì quella ma nascondere anche tante altre cose. Sto conoscendo una Olga diversa...e la sua compagnia non è male!


Non so se sia stato un caso, ma in quel momento io mi sono rivista piccola, quando immaginavo di essere un'insegnante di danza, poi adolescente che aiutavo le persone a imparare l'italiano o la storia, ora adulta che faccio ricerca per il Dottorato e scrivo articoli, in cui comunico ciò che trovo. Proprio a tal proposito, un altro mio studente, un signore che stimo molto, mi disse "Tu hai dono, sai comunicare". Quelle parole mi sono rimaste impresse nella mente e ora..ne vedo nuovamente i risultati. Non finalmente, come si potrebbe pensare, ma nuovamente, come se stesse lì a ricordarmi una parte di me che è lì e che mi fa dire "Eccomi, sono qui e sono questa". È una piccola cosa, ma in questo momento mi ha fatto ricordare che anche queste piccole cose possono illuminarci la giornata e che solo comunicando, possiamo liberarci di pesi, convinzioni e malesseri. Comunicare fa male, chiarire richiede coraggio, ma la consapevolezza libera. Non so quali siano le situazioni che stiate affrontando in questo momento, ma vi invito a pensare a quale possa essere il vostro dono e a come può dare gioia a voi e agli altri. Stasera, potrà anche bruciarsi la cena o mancare la corrente, ma non toglierà nulla alla bella sensazione che ho provato. A presto Olga

Comments


Chi sono?

1665311372919_edited.jpg

Ciao sono Olga, è un piacere averti qui. Ho aperto il mio canale Youtube 6 anni fa, dedicato ai libri, ai viaggi e alla scrittura...

INSTAGRAM

Posts Archive

Vuoi scoprire in anteprima le novità settimanali?

Grazie per esserti iscritto!

Mi trovi anche qui:

  • Youtube
  • Instagram
  • Facebook
  • Spotify

Grazie per il messaggio!

© 2023 by Una lettrice in viaggio.
Powered and secured by Wix

bottom of page